ll vento non ha confini, è inarrestabile, trasporta la polvere di altre terre nella nostra e quella della nostra terra in luoghi lontani. Il vento può inquietare, disturbare, scombussolare o addirittura

distruggere, ma spazza via l'aria stagnante, libera il cielo dalle nuvole e rinvigorisce.

 

In origine, la parola trade in inglese significava 'sentiero' e quindi i tradewinds, o semplicemente trades, erano le rotte delle navi determinate dalla direzione dei venti. Ora la parola trade si

associa più facilmente con il denaro e il commercio ma può anche riferirsi allo scambio in altri sensi.

In questo momento storico, caratterizzato da crisi, guerre e migrazioni, con cause ed esiti molto tragici, non possiamo sottrarci ai venti del cambiamento. Accoglierli porta uno scambio, non di merci ma di culture, e rafforza il nostro senso di umanità collettiva.

 

Anche nelle vite individuali a volte soffiano venti che ci invitano a un cambiamento di rotta e indicano la strada per una destinazione nuova, lasciandoci senza altra scelta che l’abbandonarsi all’ignoto.

Questa mostra, frutto della collaborazione tra persone molto diverse messe in contatto tra di loro dalla curatrice Alessandra Bini, lascia intravvedere la cultura di origine di ciascuna persona, ma allo stesso tempo rivela la contaminazione con le altre.

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Performance 10th Sept

 

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